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NOTIZIE DAL WEB


 
Astronomia/ Luna creata da collisione interplanetaria
    19/10/2012 aggiunto da http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20121019_00004.shtml

Roma, 19 ott. (TMNews) - La Luna sarebbe stata creata da una collisione interplanetaria: è la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori della Scripps Institution of Oceanography analizzando dei campioni di roccia lunare frutto delle missioni Apollo.
Come riporta il sito statunitense Kpbs, i campioni mostrano infatti una relativa carenza di zinco e di altri elementi volatili, effetto - spiegano i ricercatori - di un processo di liquefazione ed evaporazione che può essere stato causato solo da un evento su grande scala, quale appunto una collisione cosmica; la stessa collisione spiegherebbe la presenza sulla Terra di elementi rari quali oro e platino.
La teoria dell'origine lunare dovuta a una collisione viene ritenuta la più plausibile dagli astronomi: lo scenario più plausibile ipotizza un impatto con un corpo celeste dalle dimensioni simili a quelle di Marte, avvenuto circa 4.5 miliardi di anni fa.


Quinto Conto Energia: si pensa ad un futuro senza incentivi
    19/10/2012 aggiunto da http://www.pienosole.it/20121018-quinto-conto-energia-si-pensa-ad-un-futuro-senza-incentivi.html

I cambiamenti prodotti dal Quinto Conto Energia e i fondi limitati messi a disposizione hanno lasciato presagire un futuro difficile. Le difficoltà che si dovranno sostenere saranno certamente legate alla necessità di continuare a mantenere lo stesso libello produttivo nonostante gli incentivi sono ridotti.
Cosa davvero per niente semplice considerando la crisi economica e la creazione attuale delle industrie impegnate nel settore fotovoltaico. Gli imprenditori impegnati in grandi progetti sono preoccupati di non veder ultimato quanto previsto e questo significa perdita in termini economici ma anche di prestigio sul mercato del fotovoltaico per l’Italia. Il sacrificio che si sta sostenendo in questo momento è davvero importante ma certamente il fiato non può essere trattenuto troppo a lungo.
Pensare di cambiare con rapidità il sistema normativo che regola l’energia alternativa è davvero poco attualizzabile se non correndo il rischio di chiusura di molte attività impegnate nel settore. Le piccole attività se non avranno modo di realizzare utili abbastanza soddisfacenti con l’applicazione del quinto conto energia saranno costrette a prendere seri provvedimenti, tra questi ovviamente anche la chiusura qualora la situazione è insanabile.
Il fotovoltaico è uno dei settori maggiormente sviluppati e competitivi però ha bisogno di essere sostenuto perché senza un valido aiuto rischia molto. Tutti si aspettano l’attuazione di misure alternative per avere una risposta adeguata alle difficoltà che si stanno affrontando in questo momento. Il governo non lancia nessun tipo di segnale e questo sembra essere per molti un segnale preoccupante considerando anche che, le proposte delle associazioni di categoria inviate sino ad oggi, non hanno ricevuto alcuna risposta.


Meteo: ci sono buone notizie Cielo sereno per diversi giorni
    19/10/2012 aggiunto da http://www.ecodibergamo.it/stories/Bergamo%20citt%C3%A0/322535_meteo_ci_sono_buone_notizie_cielo_sereno_per_diversi_giorni/

Dopo i tanti giorni della pioggia e del tempo grigio, quando sembrava che l'ennesima perturbazione atlantica venisse a fare i comodi suoi in casa nostra, ecco l'imprevisto. L'anticiclone nostrano, spinto da giorni in esilio sull'Est europeo, ha fatto di nuovo i muscoli verso l'Italia, la pressione atmosferica ha preso ad aumentare da martedì, dopo la burrascata, e così il flusso perturbato dall'Atlantico ha cambiato traiettoria.
Dapprima è riuscito ugualmente a muovere un po' di nubi da Sud, con l'ultima pioviggine dell'altra notte, ma poi i sistemi nuvolosi si sono fatti sempre più deboli, essendo obbligati a dissolversi nel risalire la china dell'anticiclone, giunto giovedì 18 ottobre sulla nostra provincia a 1024 millibar, ben +11 sulla «normale».
Il satellite mostrava ieri un'imponente scia nuvolosa, cha va dalla Spagna alla Norvegia, alimentata a Ovest da aria fresca ed instabile dal Nord Atlantico che nutre una vasta depressione in pieno Oceano, ma letteralmente impedita ad avanzare verso di noi, appunto per la ritrovata vigorìa dell'anticiclone europeo.
Questo maltempo può solo scorrere verso Nord, rimarrà distante da noi, e per alcuni giorni entreremo in una fase particolarmente stabile e mite, che potrebbe assumere le caratteristiche della classica ottobrata. Bello a oltranza quindi, anche nel weekend.


Foxconn: l'iPhone 5 è difficile da assemblare
    18/10/2012 aggiunto da http://www.melablog.it/post/37269/foxconn-liphone-5-e-difficile-da-assemblare

Un dirigente della Foxconn si è sfogato con il Wall Street Journal sui temi sensibili della lentezza della produzione e dei graffi sulla scocca degli iPhone 5 che hanno portato a nuove misure di controllo di qualità nelle fabbriche. I problemi nella catena di produzione e le difficoltà nell’assemblaggio dei pezzi sono da imputare al telefono, non agli operai o alla dirigenza della Hon Hai, ha detto questo dirigente che ha preferito rimanere anonimo.
“L’iPhone 5 è il dispositivo più difficile che la nostra azienda si è trovata ad assemblare“, ha detto il dirigente. “Il design è molto complesso, affinché l’iPhone sia leggero e sottile. Anche se ci vuole tempo per imparare a costruire questo nuovo dispositivo, la pratica rende perfetti. La nostra produttività migliora di giorno in giorno.”
La Foxconn chiede quindi implicitamente tempo alla Apple e agli utenti per migliorare e perfezionare il processo di produzione. Inoltre, la delicatezza del materiale di rivestimento non ha facilitato la manipolazione ed il montaggio: il dirigente ha detto al Wall Street Journal che proprio questo nuovo rivestimento è più facile da graffiare. Un avvertimento sia per gli operai della Foxconn che per i possessori di un iPhone 5. “L’estetica e la praticità sono sempre difficile da coniugare“, ha concluso il dirigente taiwanese.


Monti rivendica le “misure brutali”
    18/10/2012 aggiunto da http://www.lastampa.it/2012/10/18/italia/politica/monti-rivendica-le-misure-brutali-contro-la-crisi-DVOWm61Dqpa8gLkPjUnK9M/pagina.html

Sotto il Padiglione della Fiera di Bologna, i cinquecento sindaci del congresso Anci hanno già dimostrato tutta la loro freddezza cortese al presidente del Consiglio, a più riprese salutato da tiepidi battimani. Ma lui, Mario Monti, consapevole dell’atmosfera sospesa che lo avrebbe accolto, prima ha chiesto di cambiare il programma ufficiale («Preferisco ascoltare prima la relazione del presidente Delrio»).
E poi, presa la parola, si è a tal punto immedesimato nelle fatiche quotidiane dei sindaci, da battezzare con un’espressione senza precedenti i sacrifici imposti dal suo governo: «Per evitare la catastrofe, abbiamo dovuto compiere un’operazione brutale». In undici mesi è la prima volta che Mario Monti definisce con parole così crude le misure che lui stesso ha deciso, sia pure con l’intento di salvare l’Italia.
Difficile stabilire se abbiano indotto a farlo la platea poco empatica, oppure la giornata di euforia delle Borse e quello spread così rapidamente sgonfiato. Sta di fatto che nel suo discorso al congresso dell’Anci, Monti ha usato un’altra espressione davvero hard. Stava spiegando le due ragioni strutturali che un anno fa hanno messo all’angolo il governo, costringendolo a misure così drastiche e ha indicato l’urgenza di «tamponare la situazione finanziaria» determinata dalla speculazione internazionale, ma anche «l’estirpazione del cancro finanziario» del disavanzo, accumulato dalla politica in decenni di spesa allegra, senza pensare alle conseguenze che avrebbe determinato sulle generazioni successive. E cioè le attuali.
Per l’annuale congresso dell’Anci è stata una partenza davvero insolita, segnata dallo stile del suo presidente, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio. Di formazione cattolica, padre di nove figli, primo sindaco della sua città non iscritto al Pci dal 1945, allievo di Pier Luigi Castagnetti, eletto alla guida dell’Anci contro la «cordata» Bersani-D’Alema, Delrio ha aperto l’assemblea con una relazione tosta, piena di spunti critici verso il governo, ma scanditi con un’eleganza insolita nella politica italiana e con un’attitudine autocritica ancora più rara.
L’Anci non copre le malefatte dei sindaci», «è una riforma storica quella delle città metropolitane e il lavoro serio va riconosciuto ai ministri Cancellieri e Patroni Griffi». Ma al tempo stesso: «Non si può sostituire la politica con la Corte dei Conti», «la sospensione del diritto di elettorato passivo in caso di dissesto finanziario, decisa dal governo ha un sapore, consentitemi, un po’ propagandistico» e comunque «sarebbe cosa giusta prevederla per ogni carica istituzionale».
A Delrio, personaggio che potrebbe essere destinato ad una significativa carrierapolitica, ha risposto col suo consueto aplomb il presidente del Consiglio. Che si è dedicato molto al tema della crescita, per sostenere che, a suo avviso, non c’è da meravigliarsi se ancora tardino segnali di una inversione di tendenza, che è sbagliato immaginarla così rapida dopo l’urgente azione di tamponamento avviata undici mesi fa. Semmai, sostiene Monti, «per i miei gusti mi sarei aspettato» un raffreddamento più rapido dell’azione speculativa sullo spread.
Ma la parte più interessante dell’intervento di Monti ha riguardato la società civile. Le riforme impostate dal governo, che secondo Monti sono segnate da un filo rosso che il premier ha sottolineato con puntiglio e argomenti mai usati: «Tutto il lavoro mio e del governo va nella direzione di sgomberare dall’Italia, un po’ alla volta, quel materiale che blocca nei fatti l’economia, che sono le rendite di posizione, i privilegi, i monopoli, gli oligopoli, le corporazioni».
E ancora: negli attacchi alla classe politica, si finisce per dimenticare che l’elite dei partiti è alimentata da una società civile spesso altrettanto compromessa: «Nella società italiana non ci sono meccanismi di espulsione, diversamente da quanto accade in altri Paesi: tra di noi, anche io mi considero società civile, si tende piuttosto a “coprirci”, a solidarizzare, mentre invece dovremmo essere più ponderati ed intransigenti. Sia con la società civile che con la classe politica».

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186