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NOTIZIE DAL WEB


 
Su Internet gli italiani più avanti dell’Italia
    04/10/2012 aggiunto da http://amato.blogautore.repubblica.it/2012/10/03/su-internet-gli-italiani-piu-avanti-dellitalia/

L’utenza Internet guadagna il 9% tra il 2011 e il 2012, il 62,1% degli italiani è on line: buone notizie dal Rapporto Censis-Uci. Ma se gli italiani sono sempre più collegati, l’Italia è tra i Paesi meno in Rete del mondo. Il dato emerge dall’indagine annuale della World Wide Web Foundation, che ha pubblicato a settembre il Web Index, indice che misura il grado di sviluppo di Internet in relazione alla vita politica, economica e sociale in 60 Paesi di tutto il mondo. Al primo posto c’è la Svezia, l’italia arriva ventitreesima, dopo il Portogallo (17°), la Spagna (18esima), il Cile, il Messico. Il rapporto non offre particolari analisi sull’Italia, visto che si concentra sui primi dieci Paesi e poi sugli ultimi della classifica, quelli in via di sviluppo ( e di miglioramento anche sotto il profilo della Rete). Una plausibile spiegazione del nostro cattivo piazzamento viene dato dagli autori dell’articolo sulla Voce, Mariachiara Marsella e Carlo Milani: “Nel nostro Paese il web ha un impatto econonico più equiparabile a quello dei Paesi in via di sviluppo piuttosto che a quelli avanzati”.
La Pubblica Amministrazione ha spesso vantato traguardi che poi si sono rivelati poco attendibili. E’ ancora viva nella memoria la vicenda infelice del sito CulturaItalia, costato 9 milioni e finito nel mirino della trasmissione Presadiretta di Raitre e poi dei giornali.
Quanto alle imprese, quasi tutte hanno un sito Internet, certo, ma quasi nessuna ha un sito consultabile anche attraverso mobile, tablet e smartphone. Occorre dunque, concludono i due economisti, “riuscire a far comprendere ai piccoli imprenditori italiani quanto sia importante, se non vitale, avere una vetrina virtuale che si affacci sul mondo intero”.


La seconda vita dei giovani italiani: 8 su 10 la passano tra Facebook e YouTube
    04/10/2012 aggiunto da http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-03/italiani-dieci-sono-internet-171611.shtml?uuid=Ab6GIqnG

La navigazione online e i social network conquistano pubblico. Aumentano gli utenti di smartphone e iniziano a farsi strada i tablet. La televisione non arretra. L'ultimo rapporto di Censis e Ucsi sulla comunicazione ricostruisce una fotografia dettagliata. Gli italiani che accedono a internet sono il 62,1% della popolazione. È un salto in avanti rispetto a dieci anni fa, quando erano il 27,8%. In particolare, a esplorare l'universo online sono i giovani (90,8%), le persone più istruite (84,1%) e i residenti in grandi città con più di 500mila abitanti (74,4%).


di Luca Dello Iacovo - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/DzqPH


Vigevano: sequestrata piantagione di canapa indiana
    03/10/2012 aggiunto da http://www.italiah24.it/regioni/nord/lombardia/pavia/notizie-pavia/107004/vigevano-sequestrata-piantagione-di-canapa-indiana.html

L’attività di contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti è sempre una delle priorità del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Vigevano. Dopo il sequestro di 11 kg di eroina, negli anni scorsi, e di 1 Kg. di cocaina nel marzo del corrente anno, i militari, al comando del Ten. Concetta SPATRISANO, continuando a mantenere alta l’attenzione nello specifico settore, hanno individuato una coltivazione di sostanza stupefacente del tipo canapa indiana, nei pressi del fiume Ticino. La scoperta è il risultato di un’attività informativa volta alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti a cui le Fiamme Gialle di Vigevano hanno di recente dato ulteriore impulso, efficacemente coadiuvate , nel caso di specie, dalle Guardie del Parco del Ticino. Nel corso dell’attività informativa, erano stati acquisiti dai Finanzieri elementi che portavano a ritenere che in alcuni terreni adiacenti alle sponde del Ticino, in zone di difficile accesso, venivano coltivate piante di canapa indiana.
Dalle tracce presenti nei sentieri della zona è verosimile ritenere che i soggetti che si occupavano della piantagione giungevano alla stessa navigando il fiume Ticino, per poi percorrere a piedi i 300 metri circa che li separavano dalla piantagione. Era stato ingegnosamente risolto il problema dell’irrigazione della piantagione attraverso la creazione di un invaso artificiale per la raccolta d’acqua. La coltivazione sequestrata, costituita da 47 piante, con florida fioritura, di varia altezza e distribuite in un area di circa 60 metri quadrati, avrebbe comportato, se adeguatamente lavorata ed immessa nel mercato, un illecito guadagno pari a circa € 60.000,00. Avendo raggiunto un grado di maturazione tale che poteva essere raccolta in ogni momento delle prossime quattro settimane, si è deciso, in accordo con il P.M. titolare delle indagini, di procedere al suo sequestro ed alla distruzione, al fine di evitarne il raccolto e la conseguente immissione nel mercato dei consumatori, a volte, purtroppo costituito da giovani in età scolare. Gli elementi acquisiti nel corso dell’attività informativa verranno, nel prosieguo delle indagini, sviluppati per cercare di individuare gli autori dell’illecito.


"La Sagra della Cassatella non si è tenuta nè a Marsala nè a Petrosino"
    03/10/2012 aggiunto da http://a.marsala.it/commenti/item/62306-la-sagra-della-cassatella-non-si-%C3%A8-tenuta-n%C3%A8-a-marsala-n%C3%A8-a-petrosino.html

Apprendo con rammarico e tristezza notizie false e tendenziose che infangano il buon nome dell’associazione che al momento rappresento, infatti pur di riempire le pagine del web ed attirare la propria attenzione non ci si pone nessun scrupolo anche se si arreca danno a persone che nella legalità e nella correttezza cercano di operare nel miglior modo possibile nel Territorio per apportare una crescita socio-economica e culturale.
Con queste poche righe,vorrei dire a persone quali il sig. Di Girolamo giornalista di Marsala.it e al sig. Sindaco di Petrosino Dott. Gaspare Giacalone che prima di esprimere giudizi irresponsabili e falsi sarebbe opportuna da parte loro informarsi dei fatti e poi esprimere giudizi. Colui che al momento stà esprimendo il proprio rammarico per i fatti che attualmente stanno accadendo nel circondario di Petrosino e Marsala è il Presidente della “famigerata” Associazione Culturale Torrazza Beach” o per meglio dire il Presidente della “Cassatela”; infatti se permettete voglio informarVi che la qui presente Associazione Culturale “ Torrazza Beach” non è un’associazione fantasma ma ha operato nel Territorio nella legalità con onestà e trasparenza nelle sue iniziative, vorrei ricordare al sig. Sindaco di Petrosino che l’Associazione Torrazza Beach ha organizzato per ben 8 anni consegutivi il “Cantarmare” in Piazza Biscione a Petrosino, manifestazione canora conosciuta in tutta la Regione ed addirittura citata anche nei notiziari regionali di RAI 3 ( manifestazione realizzata ogni anno con e senza contributi da parte della Pubblica Amministrazione), ha organizzato in piazza Biscione a Petrosino il concerto con la famosa Lidia Schillaci trionfatrice del programma televisivo di Italia Uno “Operazione Trionfo” ( senza aver percepito nessun contributo da parte del Comune di Petrosino). Ma vorrei aggiungere inoltre che la nostra Associazione lavorando nella legalità, ha già rinunciato a contributi concessi dalle Pubbliche Amministrazioni (vedi la rinuncia del contributo concesso dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali €. 1.000,00 per la manifestazione Cantamare 2006 non realizzata), vedi il contributo concesso dall’Assessorato Regionale della famiglia delle politiche sociali e del lavoro di €.5.000,00 per la manifestazione “Lo sport come inclusione sociale delle fasce più deboli” non realizzata nel 2012. E poi signor Sindaco come potete dire di non conoscere tale Associazione Culturale quando alla Stessa avete affidato la gestione anche se temporanea del Palazzetto dello Sport di Petrosino di proprietà della Provincia di Trapani,il quale attualmente non è funzionante per il furto dei cavi elettrici avvenuta a Luglio di quest’anno.Ma ritornando alla questione della “Cassatela” vorrei dire a questi signori che questa sagra tanto in questi giorni decantata è da tre anni che si svolge nel territorio di Marsala ed esattamente a Strasatti in Piazza Fiera, la prima edizione su iniziativa dell’Associazione Torrazza Beach e stata realizzata con la collaborazione dell’Assessorato delle risorse Agricole e Alimentari ( quindi nessun contributo concesso all’Associazione); la seconda edizione ( anno 2011) di detta Sagra è stata realizzata con la collaborazione della Provincia Regionale di Trapani e grazie alla collaborazione di alcuni laboratori di pasticceria che hanno atteso quasi dieci mesi prima di incassare il dovuto,poiché il contributo concesso dal nominato Presidente Turano è stato concesso a Dicembre 2011. Con l’esperienza avuta nel 2011 l’Associazione Culturale “Torrazza Beach” è vero che ha presentato istanza di contributo per la realizzazione della 3° sagra della Cassatela, ma ha dispetto dei millantatori non ha realizzato nessuna SAGRA DELLA CASSATELLA, in quanto non ha trovato nessuna Ditta che potesse fare credito per il reperimento delle merci . Coloro che hanno distribuito le cassatelle durante la fiera meccanico agricola sono stati gli organizzatori della stessa e il comitato fiera, pertanto non abbiamo e non attingeremo mai a questo contributo concesso, ( premettiamo che il sig. Mimmo Turano lo conosciamo solo di nome). Quindi per concludere, vorrei dire Sig. Di Girolamo Giacomo e Sig. Sindaco di Petrosino Dott. Gaspare Giacalone, che prima di spargere notizie false e tendenziose sarebbe opportuno che Vi informassimo come stanno realmente i fatti. Sono fiero di essere il Presidente di questa Associazione Culturale, che rispettiamo il nostro prossimo e che lo scopo della nostra Associazione e dare uno sviluppo Socio-Economico-Culturale a questo Territorio.

Grazie per la divulgazione.

Gaspare Sammartano
Incerto è l'italiano, incertissima la sintassi, certa è la notizia: avevamo ragione noi, la Sagra della Cassatella è stata finanziata dalla Provincia con 7.000 euro ma non si è tenuta. Lo ammette lo stesso presidente. Quindi abbiamo scritto il giusto, perchè arrabbiarsi così tanto? Quali sono le notizie false? Va rivelata però una stranezza: quando abbiamo contattato (due volte) il presidente dell'associazione Torrazza Beach, Sammartano, per chiedere lumi sulla sagra fantasma, lui stesso ci aveva detto che la sagra si era tenuta, a Marsala, e non a Petrosino, e che ci avrebbe fornito giusta documentazione fotografica. Non è arrivato nulla. Abbiamo richiamato, e allora ci ha detto che si trattava di un banchetto all'interno della Fiera Meccanico Agricola di Strasatti. Ora scrive, invece, che la sagra non si è tenuta, e che pertanto, non chiederanno alla Provincia i 7000 euro elargiti dall'ex Presidente Turano. A proposito, ma è normale che la Giunta provinciale dia un contributo ad una manifestazione prima ancora di sapere se si tenga o no? Ancora: perchè Sammartano si vanta di aver rifiutato, nel 2006 e nel 2012, contributi per manifestazioni mai realizzate? Non c'è nulla di cui vantarsi. Sarebbe un reato fare il contrario....
La redazione


Internet e salute, 1 italiano su 3 si informa online
    03/10/2012 aggiunto da http://www.benessereblog.it/post/21647/internet-e-salute-1-italiano-su-3-si-informa-online

Arriva dal Censis la conferma dei risultati del sesto Barometro Salute presentati a Chamonix (Francia) lo scorso fine settimana: l’uso di Internet per informarsi sulle tematiche riguardanti la salute è sempre più diffuso.
In particolare, secondo il Censis è il 32,4% degli Italiani a sfruttare il web per approfondire ricerche su patologie specifiche (90,4% dei casi), medici o strutture sanitarie (58,6%) prenotare visite ed esami (15,4%), scambiare informazioni e condividere le proprie esperienze con altri pazienti in chat, forum e web community (13,9%) o acquistare farmaci (2,8%). La ricerca, presentata oggi a Roma, conferma anche il ruolo preponderante del medico di famiglia, che rimane in ogni caso il punto di riferimento principale per i pazienti italiani.
Questi i dati che emergono dall’indagine:
Il 73,2% degli Italiani preferisce capire cosa sta tormentando la propria salute piuttosto che trovare il rimedio più efficace, che è, invece, la priorità del 26,8% degli intervistati.
Il 59,7% degli Italiani si sente molto o abbastanza informato sulle tematiche sanitarie.
Il medico di famiglia è la principale fonte delle proprie conoscenze per il 55,6% degli Italiani, seguito da Internet (10,8%), familiari e amici (10,1%), televisione (5,9%), medico specialista (5,8%), farmacista (4%) e carta stampata (3,6%).
Gli Italiani appassionati di programmi televisivi sulla salute sono il 18,5% e il 58,8% degli intervistati li segue almeno “qualche volta”.
Chi usa Internet cerca informazioni sulla salute utilizzando motori di ricerca come Google (97,6% degli intervistati), consultando siti specializzati o scientifici (73,2%), leggendo quotidiani online (38,3%), sui social network (34,7%) o nei siti istituzionali (29,8%).
Per il 48,5% degli Italiani lo spazio dedicato dai mezzi di comunicazione alle tematiche del benessere, degli stili di vita e della bellezza, mentre secondo il 65% e il 60,1% degli intervistati ne sarebbe riservato troppo poco, rispettivamente, alle malattie rare e alla ricerca.
Il 33,3% degli Italiani ritiene che la comunicazione in ambito salute sia troppo complessa.
I rischi associati ad alcune notizie in realtà non allarmanti sono troppo enfatizzati per il 31,1% degli intervistati, mentre il 15,8% ritiene che alcune sperimentazioni vengono trattate come se fossero già terapie disponibili.
Il 27,2% lamenta la carenza di informazioni pratiche, mentre per 15% manca un aggiornamento.
Solo il 29,8% mette in pratica le informazioni ottenute. Il 17,2% modifica, al massimo, alcuni aspetti dello stile di vita, come l’alimentazione, il vizio del fumo, l’attività fisica.
Solo il 15,3% sceglie di provare nuovi farmaci o prodotti e l’8,6% di effettuare un controllo medico.
Per quanto riguarda, invece, il rapporto con il personale sanitario, una cattiva comunicazione tra operatori della sanità e malati è alla base di ritardi nella diagnosi (92,2% degli intervistati) e nella scelta della terapia più efficace (91,3%), causa ansia e depressione del paziente (85,7%) e porta alla prescrizione di rimedi sbagliati (85,1%).
Infine, il 63,4% degli intervistati crede sia giusto che il medico comunichi direttamente al paziente la diagnosi anche quando si tratta di una malattia grave, avendo, secondo il 41,1%, le idee chiare e convincendo il paziente su ciò che è meglio fare. Diversa l’opinione del 41,7% degli intervistati che pensa che il medico dovrebbe ascoltare il malato e proporre le soluzioni più adatte caso per caso. Il 17,2% degli Italiani, invece, vorrebbe essere tranquillizzato dal proprio medico, che dovrebbe far sì che non vengano messi in atto comportamenti scorretti.

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186