Az. Agr. Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco

"LUMACHE" Alimento straordinario...




Hai mai mangiato le lumache ?
SI
NO

Vedi risultati



Le rimangeresti ?
SI
NO
FORSE

Vedi risultati





NOTIZIE DAL WEB


 
Clima: ghiacci Oceano Artico scendono al minimo storico
    28/08/2012 aggiunto da http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/energiaeambiente/2012/08/28/Clima-ghiacci-Oceano-Artico-scendono-minimo-storico_7388204.html

I ghiacci che rivestono l'oceano polare artico si assottigliano sempre piu'. Ora lo strato della banchisa e' al minimo storico, anche peggio di quanto venne registrato nel 2007. Secondo il Nationale snow and ice data center (Nsidc), l'organismo Usa che tiene d'occhio i livelli di ghiaccio e neve, la causa e' la straordinaria ondata di calore.
L'assottigliamento - avvisano inoltre gli esperti statunitensi - continuera' fino alla meta' di settembre. Un allarme che l'Istituto quest'anno ha lanciato in anticipo, dal momento che di solito si attende la conclusione dell'estate.
Rispetto alla valutazione del 2007, l'estensione del ghiaccio marino artico e' sceso a 4,10 milioni di chilometri quadrati (il 26 agosto 2012). Cioe' 70 mila chilometri quadrati in meno rispetto al 18 settembre 2007 (quando era a 4,17 milioni di chilometri quadrati).
Gli esperti del Nsidc, che hanno rilanciato la notizia anche su Twitter, avvertono che si tratta del ''minimo registrato dall'inizio dell'era dei satellite artificiali''. Subito pero' mettono in guardia: lo scioglimento dei ghiacci non si e' ancora fermato. La banchisa artica potrebbe perdere ancora un po' del suo spessore di qui alla fine di settembre, considerando che quest'anno chiude una serie di sei anni maggiormente poveri di ghiaccio marino.


L’astronomia ispira lo sviluppo
    28/08/2012 aggiunto da http://www.media.inaf.it/2012/08/27/l%E2%80%99astronomia-ispira-lo-sviluppo/

Guardare il cielo, ma con i piedi ben piantati sulla Terra. E’ lo spirito che anima l’Office of Astronomy for Development (OAD) dell’Unione Astronomica Internazionale (o IAU, International Astronomical Union) che promuove in tutto il mondo iniziative in cui l’astronomia diventa un motore di sviluppo sociale ed economico. Nell’ambito del suo programma decennale di attività, presentato nel 2008 durante l’Anno Internazionale dell’Astronomia, l’OAD ha appena annunciato una serie di nuovi accordi e collaborazioni con istituzioni scientifiche di divesi paesi. Accordi che porteranno, tra l’altro, a due nuovi centri per la promozione dell’astronomia in Cina e nel Sud Est Asiatico, e a un programma di borse di studio per il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” di Trieste.
Il primo accordo, firmato il 21 agosto dalla IAU con il Kavli Institute for Astronomy and Astrophysics, il planetario di Pechino e l’Osservatorio Astronomico dello Yunnan, riguarda la nascita di un centro per il coordinamento delle attività di divulgazione e formazione sull’astronomia in Cina. Un altro centro simile sorgerà in Thailandia e sarà coordinato dal National Astronomical Research Institute of Thailand (NARIT).
Quanto all’Italia, l’OAD ha lanciato, in collaborazione con l’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste, l’Associate Scientists programme. Il programma si rivolge a ricercatori provenienti da paesi in via di sviluppo che vogliano creare nuovi programmi di insegnamento dell’astronomia nei loro paesi. Grazie all’Associate Scientists Programme, riceveranno sostegno finanziario per soggiornare per periodi fino a sei settimane all’anno all’ICTP, per dedicarsi alle loro ricerche e incontrare ricercatori di altri paesi.
“In tutto il mondo troviamo singoli ricercatori o piccoli gruppi che sono spesso talmente sopraffatti dagli obblighi della docenza, o così a corto di fondi, che non hanno la possibilità di partecipare ai congressi internazionali e dedicare tempo alla propria ricerca per sviluppare la propria carriera. Le opportunità fornite da questo programma ICTP-OAD aiuterà lo sviluppo di capitale umano nelle Università di molti paesi, stimolando così il loro settore scientifico e tecnologico” ha spiegato Kevin Govender, direttore dell’OAD.
Altre iniziative promosse in collaborazione da OAD e ICTP prevedono borse per singoli ricercatori, finanziamenti per meeting e workshop e scuole regionali per giovani astronomi. “Anche se l’ICTP finanzia una gamma molto ampia di campi di ricerca, c’è davvero qualcosa di speciale nell’impatto che l’astronomia ha sulle persone” spiega Fernando Quevedo, direttore dell’ICTP. “L’astronomia ispira! È una porta verso la scienza, un mezzo per interessare le giovani menti a tutte le aree della scienza, la tecnologia e l’innovazione”.


Internet chiude o apre la mente?
    28/08/2012 aggiunto da http://espresso.repubblica.it/dettaglio/internet-chiude-o-apre-la-mente/2189825/15

Alla fine Internet fa bene o male alla contaminazione tra le diverse idee politiche e culturali? La questione, non nuovissima, torna spesso di attualità anche per via della crescita dei due maggiori social network - Facebook e Twitter - e delle diverse esperienze che ciascuno di noi vive in questi mondi virtuali. Ha scritto ad esempio su "Sette" lo scrittore Roberto Cotroneo: «Se compro su Amazon solo un certo tipo di libri, Amazon mi suggerirà libri analoghi. (...)
Ma in questo modo il mio sapere tende a restringersi a quello che so già. Se posto su Twitter certe informazioni finirò per essere interessante solo per quelli che vogliono leggere proprio quelle informazioni. E allora le idee sono isole in cui riconoscersi e rifugiarsi». La polemica di Cotroneo non è molto diversa da quella di Eli Pariser, l'autore di "The Filter Bubble", secondo il quale la Rete - sempre più personalizzata - rischia di creare stanze chiuse in cui ciascuno entra in contatto solo con posizioni e concetti a lui affini.
Il problema c'è, ovviamente, ed è utile porlo. Tuttavia il dibattito rischia di partire dall'idea determinista che all'interno del Web i nostri comportamenti siano mossi da meccanismi sui quali possiamo poco incidere con il nostro arbitrio. Non è così. Navigando in Rete - e anche scegliendoci i contatti su Facebook e su Twitter - siamo liberi di scegliere se contaminarci o no con realtà diversissime da noi e con cui prima molto più difficilmente saremmo entrati in contatto. Internet è una megalopoli, sta a ciascuno di noi decidere se restare al sicuro nel proprio quartiere o visitarne anche di nuovi, diversi, lontani.


Inedita tecnologia batterie ioni-litio ricarica in 1 minuto
    27/08/2012 aggiunto da http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/componentistica/2012/08/27/Inedita-tecnologia-batterie-ioni-litio-ricarica-1-minuto_7383990.html

ROMA - Sviluppata una batteria agli ioni di litio che può essere ricaricata da 30 a 120 volte più velocemente delle batterie Li-Ion presenti oggi sul mercato. La scoperta è stata fatta, secondo Autobloggreen, dagli scienziati coreani dell'Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia di Ulsan (UNIST), in Corea. Secondo la stima degli scienziati la nuova tecnologia ridurrebbe il tempo di ricarica a meno di un minuto.

Di fatto le batterie agli ioni di litio sono già più piccole e leggere, con maggiore capacità e velocità di ricarica, rispetto alle versioni convenzionali. Con le ultime batterie Li-Ion più grandi, realizzate con piccole celle individuali, sono stati realizzati pacchi batteria per i veicoli elettrici sempre più efficienti. Ma un risultato come quello della nuova tecnologia non era mai stato ottenuto, fino ad ora. Il nuovo metodo coreano prende il materiale catodico, l'ossido di litio di manganese (LMO), standard nella batteria, e lo immerge in una soluzione contenente grafite.
Attraverso un processo di carbonizzazione la grafite impregnata di LMO, si trasforma in una fitta rete di tracce conduttrici che corrono attraverso il catodo. Le reti di grafite carbonizzato agiscono in modo così efficace, come accade per i vasi sanguigni, permettendo di ricaricare ogni parte della batteria nello stesso tempo, in modo di accelerare i tempi di ricarica con un ritmo senza precedenti.
Le nuove batterie con la ricarica ultra-veloce non dovrebbero essere per ora a buon mercato, cosa che diventa un problema in quanto le batterie Li-Ion attualmente utilizzate per i veicoli elettrici sono già troppo costose per la maggior parte dei clienti automotive. Il documento sulla ricerca descrive la tecnologia come 'Cluster monocristallino Carbon-Coated LiMn2O4 con nano particelle di materiale catodico agli ioni di litio ad alta energia e ad alta potenza'. La terminologia da dottorato di ricerca appare poco comprensibile da leggere, ma mostra una tecnologia che può progredire. Se la notizia dell'innovazione si diffonde, saranno in molti a richiedere veicoli elettrici alimentati con questo tipo di batteria, per di più reperibili sul mercato a prezzi competitivi. Non sembra possibile, però, che questo possa comunque avvenire in tempi brevi.


Rinnovabili: al via il Quinto conto energia
    27/08/2012 aggiunto da http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rinnovabili/2012/08/27/Rinnovabili-via-Quinto-conto-energia_7385597.html

ROMA - Prende il via oggi il quinto conto energia dedicato alle aziende e ai privati che hanno intenzione di installare sul proprio tetto o in un campo di proprieta' i pannelli fotovoltaici. Gli incentivi sul fotovoltaico, pochi in verita', prevedono un tetto massimo pari a 6,7 miliardi l'anno che stiamo pagando con la bolletta elettrica, parte dei quali sono gia' stati destinati a chi e' rientrato nel quarto conto.
Nella migliore delle ipotesi, i rimanenti 700 milioni stanziati potrebbero durare qualche mese. Le nuove disposizioni tagliano ma, in una certa misura, riqualificano gli incentivi al solare fotovoltaico, premiando con 0,02 euro al kWh le apparecchiature realizzate in Europa. Il nuovo conto prevede, infatti, due distinte tariffe incentivanti: una applicata solo all'energia immessa in rete (la cosiddetta tariffa omnicomprensiva) e l'altra solo all'energia auto- consumata (il premio autoconsumo) che, mediamente, per un consumatore domestico con impianto sotto i 3 kW copre circa il 30% di quella prodotta. Questa particolarita' rende conveniente consumare quanta piu' energia possibile di quella generata dall'impianto. Se a livello industriale la cosa e' fattibile, va chiarito che orientare i propri consumi in maniera ottimale tra le mura domestiche risulta spesso difficile.
I costi di installazione sugli impianti domestici da pochi kW (consigliati fino a 3) non hanno subito variazioni. E', infatti, piuttosto difficile scendere a prezzi inferiori ai 3.500 euro (Iva inclusa) per kW installato. Le differenze si notano anche tra Nord e Sud: a parita' di impianto, infatti, un sistema da 2.2 kWp installato a Milano produce una media annua di 2.200 kWh e qui, per un ritorno di tipo economico, bisogna aspettare mediamente 19 anni. A Napoli lo stesso impianto riesce a produrre 2.800 kWh, con un ritorno economico che arriva dopo circa 14 anni dall'installazione. In entrambi i casi, rispetto ai precedenti conti, il tempo di rientro economico e' cresciuto mediamente dai 2 ai 4 anni. (ANSA).

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186