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NOTIZIE DAL WEB


 
Al Cimone autunno di sagre tra tradizione e gastronomia
    24/09/2012 aggiunto da http://www.bologna2000.com/2012/09/23/al-cimone-autunno-di-sagra-tra-tradizione-e-gastronomia/

Dal cioccolato ai funghi, dalle castagne ai formaggi per arrivare a patate e tartufo. L’Appennino modenese propone un repertorio di sapori per riscoprire i piaceri della buona tavola. Un rito celebrato con diverse sagre e feste. E il Consorzio Valli del Cimone propone un pacchetto week-end, valido per tutte le sagre, che alla quota di 55 euro a persona include un pernottamento in camera doppia e una cena a base di prodotti tipici.
Si parte questo fine settimana, in cui le strade del centro di Sestola (da domani a domenica) accoglieranno la Festa del cioccolato e del croccante, iniziativa giunta alla decima edizione e nata da un’idea di Marisa Tognarelli. In contemporanea a S. Annapelago si tiene la Festa del fungo Porcino.
Due eventi che si ripeteranno nel week-end del 29 e 30 settembre nelle località di Pavullo, per quanto riguarda la Festa del cioccolato e Fanano per la Festa del fungo. L’ultimo fine settimana di settembre sarà anche l’occasione per partecipare a “Pàn Còt et Cumpanàdegh”, la festa della gastronomia locale a Sestola.
Il mese di ottobre inizia all’insegna delle degustazioni di formaggi e patate. Dal 5 al 7 si tiene infatti la Festa del Parmigiano Reggiano a Lama Mocogno mentre il 6 e 7 quella della Patata a Montese e a Piandelagotti, frazione di Frassinoro. Nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 ottobre la patata torna a essere protagonista a Montese, a Riolunato si festeggia la Ricotta mentre a Pievepelago si tiene la Sagra delle 3 farine (solo sabato 13 ottobre).
Negli ultimi due week-end di ottobre è senza ombra di dubbio la castagna a farla da padrone. Si comincia con Serramazzoni che ne ospita la celebrazione in località Riccò dal 14 al 21. La Festa della Castagna si moltiplica sabato 20 e domenica 21, date in cui si svolge contemporaneamente a Pavullo, Frassinoro (Fontanaluccia) e Montefiorino (Rubbiano).
A cavallo tra ottobre e novembre arriva anche il Tartufo. La sua Festa si tiene a Montefiorino il fine settimana del 27 e 28 ottobre e quello del 3 e 4 novembre.
A chiudere i festeggiamenti gastronomici dell’autunno è però ancora una volta la Festa della castagna, in programma per il 27 e 28 ottobre a Montecreto, il 1° novembre a Pievepelago e l’11 novembre a Fanano.
Per maggiori informazioni si può chiamare il Consorzio Valli del Cimone al numero 0536.325586, scrivendo a info@vallidelcimone.it oppure visitando il sito www.vallidelcimone.it.


Orti urbani. A Milano “Coltivami”, piano per l’agricoltura ecosostenibile in città
    24/09/2012 aggiunto da http://www.greenews.info/comunicati-stampa/orti-urbani-al-via-%E2%80%9Ccoltivami%E2%80%9D-piano-per-riportare-l%E2%80%99agricoltura-eco-sostenibile-in-citta-20120924/

Promuovere la coltivazione degli orti urbani, anche in vista di Expo 2015, come strumento di socializzazione tra i cittadini, valorizzazione di spazi inutilizzati della città e recupero di aree verdi, educazione al corretto utilizzo del territorio nel pieno rispetto dell’ambiente. È l’obiettivo del progetto “Coltivami”, approvato dalla Giunta per riportare l’agricoltura eco sostenibile a Milano attraverso le esperienze degli orti, con una particolare attenzione al coinvolgimento di persone anziane, giovani, famiglie, cittadini di tutti i Paesi.
La Giunta ha già individuato 9 aree comunali situate nelle vie Boffalora (Zona 5), Ippodromo, Monte Stella, Falck, Alassio (Zona 8), Rubicone, Cascina de Prati (Zona 9), per un totale 25 mila metri quadri destinati a 309 particelle ortive.
Contemporaneamente, sono state approvate dalla Giunta le linee guida per stipulare le convenzioni con tre diverse categorie di soggetti pubblici e privati con sede a Milano, interessati all’assegnazione delle aree previa presentazione di progetti di orti urbani: realtà del terzo settore (onlus e cooperative sociali senza scopo di lucro, associazioni di promozione sociale, di salvaguardia dell’ambiente, di volontariato o con finalità culturali); associazioni di cittadini; enti e aziende pubbliche o private che operano nell’ambito della responsabilità sociale di impresa per realizzare tra i propri dipendenti attività di valorizzazione del tempo libero e della sfera sociale e culturale.
Le convenzioni avranno una durata massima di 9 anni, con la possibilità di un rinnovo per altri 3. I costi di allestimento degli orti saranno a carico degli assegnatari.
“Coltivami si pone l’obiettivo di riportare l’agricoltura in città e di farla conoscere ai tanti che non hanno contatti con il mondo agricolo. è una grande occasione per chi ama gli orti e vuole dare un contributo all’ampliamento degli spazi verdi vivibili”, dichiara l’assessore all’Area metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi Civici Daniela Benelli.
“Si concretizza quel disegno della città che valorizza la città pubblica nei suoi spazi verdi – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – non solo con obiettivi di cornice, ma anche al fine di garantire attività di partecipazione da parte dei cittadini, favorendo la cura del territorio anche tramite economie di prossimità”.
“Il miglior modo che ha Milano per prepararsi ad Expo 2015 è quello di ripensare al suo ciclo della nutrizione, lungo tutta la sua filiera: dalla produzione agricola alla sua trasformazione in cibo, fino alla sua commercializzazione – ha detto l’assessore a Cultura e Agricoltura Stefano Boeri –. Questo è un progetto di grande promozione dell’agricoltura diffusa e di prossimità, che è anche un elemento di sostegno economico delle famiglie”.
Le particelle assegnate ai singoli ortisti avranno una superficie massima di 60 metri quadri. Sono previsti anche moduli di coltivazione collettiva (minimo 10 ortisti) fino a 700 metri quadri. All’interno delle aree saranno definiti i luoghi di aggregazione e tempo libero e quelli destinati alla coltivazione.
Le regole di gestione degli orti urbani prevedono che le coltivazioni siano compiute con modalità conformi al profilo ecologico – non sarà ammesso l’uso di pesticidi, diserbanti, sementi Ogm – oltre all’obbligo di una gestione oculata dell’acqua. è vietata ogni attività di lucro, commerciale o promozionale (salvo, in questi ultimi due casi, autorizzazione del Consiglio di Zona) così come l’uso di manodopera retribuita. L’assegnatario è tenuto ad avviare l’attività prevista nella convenzione entro 90 giorni dalla stipula, favorendo la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini.
Infine la procedura di assegnazione. La Giunta, anche su proposta dei Consigli di Zona, approva periodicamente programmi di destinazione di aree ad orti urbani, individuate anche all’interno dei parchi pubblici. L’elenco di tali aree da assegnare sarà pubblicato sul sito del Comune di Milano, insieme agli indirizzi espressi dai Cdz. I soggetti interessati dovranno presentare i progetti, che saranno valutati in base alla coerenza con gli indirizzi zonali, alla qualità della sistemazione dell’area e alla capacità di generare rapporti collettivi tra gli ortisti e con tutta la cittadinanza nella realizzazione e nella gestione dell’orto.


Stress da internet: nasce il primo corso per navigatori slow
    24/09/2012 aggiunto da http://www.ilgiornale.it/news/interni/stress-internet-nasce-primo-corso-navigatori-slow-840169.html

La chiamano «filosofia della lentezza». E prende piede - manco a dirlo - lentamente. È la reazione al logorio della vita moderna, come diceva Ernesto Calindri che su «Carosello» sorseggiava il suo liquore al carciofo seduto a un tavolino piazzato in mezzo al traffico. Cominciò «Slow food», che alla lettera significa «cibo lento» contrapposto ai «fast food» degli hamburger più bibita, sinonimi (presunti) di obesità e gastriti. Poi è toccato a «Cittaslow» rete di località da Orvieto a Positano ora diffuse in 25 Paesi che vogliono tutelare le botteghe artigiane, la cucina tradizionale e l'urbanistica antica contro gli ipermercati, le paninoteche, le tangenziali.Ci sono lo «slow living» delle vacanze di campagna senza discoteche o spiagge affollate, e lo «slow snow» di chi d'inverno preferisce le ciaspole (e lunghi attovagliamenti nei rifugi a cinque stelle) alle snervanti discese sugli sci. Il giornalista Federico Rampini tre anni fa ha dedicato un libro alla «Slow Economy» fatta di sobrietà, ecosostenibilità, consumo consapevole, crescita al rallentatore. Sembra il manifesto di Mario Monti, che infatti qualche giorno fa ha presentato l'ultimo volume di Rampini.Ora tocca a internet. Proprio nei giorni in cui è stato lanciato il nuovo iPhone - e non a caso si parla di «corsa» per accaparrarsene uno -, dal guscio della lumachina esce la «Slow communication» come antidoto alla web-dipendenza che porta a restare sempre connessi alla realtà virtuale. Mail da controllare a ogni ora e a qualsiasi latitudine, mappe da consultare, notizie da leggere, Facebook da aggiornare, «tweet» da spedire. Una mezza malattia, per qualcuno una vera droga.«Basta», ha detto Andrea Ferrazzi, giornalista, blogger ed esperto di comunicazione che con il movimento Slow Communication vuole replicare il «metodo Slow Food»: accanto alla difesa delle tradizioni e del gusto dall'assalto dei pranzi veloci e omologati, ecco una «dieta mediatica bilanciata», un «equilibrio sostenibile tra la velocità e l'immediatezza del web e il pensiero lento, lineare e approfondito». Si pensa perfino a terapie yoga per guarire dalla web-dipendenza. Negli Stati Uniti è una pratica che sta prendendo piede.Meno tempo con in mano i tablet, dose razionata di mail, digiuno controllato e progressivo dai social network. Per il movimento della Slow Communication si prospetta una battaglia impegnativa. Sarà uno dei temi in discussione al prossimo Internet Festival 2012 in programma dal 4 al 7 ottobre a Pisa: Ferrazzi ne discuterà in un incontro dal titolo «Contro la dittatura del tempo reale. Percorsi per un uso consapevole del web» assieme ad altri giornalisti e blogger.Non si tratta di una forma ammodernata di luddismo contrario al progresso, di contrasto al nuovo, di ritorno al passato. Ferrazzi e gli altri «slow-web-men» usano largamente gli strumenti della comunicazione internettiana. Non è nemmeno una questione modaiola, snobistica, sostenuta da originaloni che per distinguersi a ogni costo aborriscono Apple e Blackberry. C'è dietro qualcosa di più profondo e inquietante: la loro tesi è che il web non aiuti le democrazie e svolga invece un ruolo negativo. «Se ne stanno accorgendo anche molti osservatori che fino a ieri ne tessevano le lodi - dice Ferrazzi -: alcuni di coloro che celebravano la rete per il successo dei referendum su acqua e nucleare, non rilevando come sia passato un messaggio non veritiero, oggi si preoccupano per il populismo che dilaga approfittando del web".Tra i guru gli «slow comunicatori» annoverano il giornalista americano Peter Laufer, teorico delle «slow news» («dobbiamo reimparare a rallentare l'influenza iperattiva dei mezzi di informazione sulle nostre vite», ha scritto) e il saggista John Freeman che pubblicò nel 2009 sul Wall Street Journal un «Manifesto for the Slow Communication» dove scandiva: «I nostri giorni sono limitati, le nostre ore sono preziose. Dobbiamo decidere che cosa vogliamo fare, che cosa vogliamo dire, di che cosa e di chi dobbiamo prenderci cura. Bisogna pensare come vogliamo ripartire il nostro tempo in base a queste domande. Dobbiamo rallentare». Senza troppa fretta.


Reggio capitale della musica
    24/09/2012 aggiunto da http://m.ilrestodelcarlino.it/reggio_emilia/spettacoli/2012/09/24/776660-italia-loves-emilia-diretta-concertone-campovolo.shtml

Reggio Emilia, 22 settembre 2012 - RENATISSIMO. Quando Zero fa Zero, come l’altra sera al Campovolo spiazzando gli animi col duetto di “Amico�? assieme a Jovanotti o intenerendo i cuori con “I migliori anni della nostra vita�?, non lo ferma più nessuno. E peccato che alla fine Piero Pelù non si sia lasciato trascinare dal “soggetto smarrito�? tra le corde di Luigi Tenco come vagheggiato alla vigilia. Tutto col sostegno dei 150 mila fans piovuti a Reggio da tutta Italia per rendere epico un evento voluto da Claudio Maioli, manager di Ligabue.
Anche se rimane la sensazione che “Italia loves Emilia�? abbia chiuso bottega, anzi botteghino, con 10 giorni d’anticipo proprio per non togliere all’amico di sempre il record (europeo) stabilito a Campovolo 7 anni fa con oltre 167 mila paganti. Secondo il questore vicario di Reggio, Cesare Capocasa, l’area può reggere un afflusso anche superiore a quella cifra e la cosa già spinge qualcuno ad ipotizzare la trasformazione dell’aviosuperficie in una superficie da concerti da oltre 100 mila persone.
DELLE 13 STELLE riunite sotto la bandiera della solidarietà la più lucente è stata la supernova Zero, assieme a un Jovanotti capace di mettere il turbo ad ogni duetto. Bastava ascoltarlo con Giorgia, altra presenza maiuscola della serata, in “Tu mi porti su�?, mentre il mare di facce scandiva come sulla spiaggia di Rimini a Ferragosto il tormentone “... ah che bellezza, ah che dolore�?. Per stare con Liga e i suoi “friends�? Lorenzo l’“americano�? ha detto che sarebbe tornato non solo da New York ma pure da Marte, mentre la grande assente Laura Pausini, costretta a casa dalla maternità, non è riuscita mandare nemmeno un (video) messaggio da Castelbolognese.
L’EMOZIONE dei versi recitati assieme ad Antonacci dalla diciassettenne Elisa Debbi di Mirandola, la vertigine rock di Jeff Beck in “Madre dolcissima�? di Zucchero altri momenti “caldi�? di una maratona segnata pure dal fuoco messo dai Negramaro nel loro set. Assai meno convincente nei suoi duetti il solo Giuliano Sangiorgi. Da dimenticare quello con Baglioni, che di solidarietà in solidarietà non ha perso occasione per fare campagna acquisti pure a Reggio, assicurandosi la presenza di Ligabue, di Fiorella Mannoia, degli stessi Negramaro e dei Litfiba alla prossima edizione di “O’ Scià�?.
Sky gongola per gli oltre 50 mila “biglietti televisivi�? staccati dalla diretta, che significano 150 mila spettatori davanti al video e altri 500 mila euro da aggiungere al cespite per i terremotati. Anche se il continuo commento alle immagini ha finito col mettere Sky e in particolare il conduttore Alessandro Cattelan nel mirino dei social network, e c’è chi ora minaccia addirittura class action per avere indietro quanto pagato. Poche o nessuna riflessione, invece, sul fatto che le stesse “sporcature�? dell’audio avvenissero pure nella diretta radiofonica a reti unificate, con continui commenti e interviste a opera dei vari deejay al lavoro dietro le quinte. Perché? Perché a novembre arrivano sul mercato cd e dvd della serata e la discografia ha tutto l’interesse a non far circolare fino a quel momento immagini e sonoro di qualità. Dvd attinto a costo zero proprio dalle immagini girate dalla tv di Murdoch


Cina: 'botte da orbi' alla fabbrica Apple, rissa con 40 feriti alla Foxconn
    24/09/2012 aggiunto da http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201209240829-ipp-rt10020-cina_botte_alla_fabbrica_apple_rissa_con_40_feriti_alla_foxconn

(AGI) - Taipei, 24 set. - Torna alla ribalta un impianto della Foxconn, la fabbrica taiwanese che in Cina assembla i gadget piu' amati del momento, i tablet di Apple. Gia' nell'occhio del ciclone per le durissime condizioni di lavoro e un'oscura serie di suicidi tra i suoi dipendenti, l'azienda e' stata costretta ad ammettere che uno dei suoi impianti e' stata teatro di una maxi-rissa dai contorni ancora non chiari che ha portato una quarantina di persone in ospedale. L'azienda taiwanese e' stata costretta a chiudere lo stabilimento di Taiyuan, 79mila operai, uno dei piu' importanti tra i 20 che la Foxconn possiede in Cina: la lite tra gli operai e' scoppiata in un dormitorio intorno alle 23 di domenica sera ed e' sfociata in una rissa che ha coinvolto 2mila persone. La polizia ha faticato 4 ore per riportare la situazione sotto controllo.
Diversi gli operai arrestati.

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