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NOTIZIE DAL WEB


 
Tettamanzi, prima tappa in Lomellina
    01/09/2012 aggiunto da http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2012/08/31/news/tettamanzi-prima-tappa-in-lomellina-1.5619984

VIGEVANO. Il cardinal Dionigi Tettamanzi arriverà giovedì in Lomellina, per la prima volta nelle vesti di amministratore apostolico della Diocesi di Vigevano. Nominato da papa Benedetto XVI, dopo le dimissioni improvvise dell’arcivescovo Vincenzo Di Mauro, monsignor Tettamanzi sarà a Mortara, la prossima settimana, nella Casa Madre delle suore Pianzoline.
Il programma della giornata che, giovedì, il cardinale trascorrerà a Mortara prevede al mattino l’incontro con i sacerdoti della Diocesi, quindi una pausa per il pranzo (sempre alla Casa Madre) e, nel pomeriggio, l’incontro con le suore.
La conferma arriva da monsignor Emilio Pastormerlo, direttore del settimanale cattolico l’Araldo Lomellino e parroco di San Pietro Martire.
«Monsignor Tettamanzi trascorrerà tutta la giornata a Mortara – spiega monsignor Pastormerlo – per un incontro conoscitivo con i sacerdoti e le suore. Probabilmente, durante la stessa riunione, comunicherà anche le decisioni circa la periodicità delle sue presenze al Seminario di Vigevano, fino a quando non sarà nominato un nuovo vescovo». Non è escluso che l’arcivescovo emerito di Milano possa essere a Vigevano ogni settimana, per il confronto con sacerdoti e parroci sull’attività della Curia e della Diocesi.
Monsignor Pastormerlo conferma anche che il primo incontro pubblico dell’amministratore apostolico con i fedeli della Diocesi avverrà con la celebrazione della messa in occasione della festa patronale del Beato Matteo (seconda domenica di ottobre). «Quasi certamente – spiega monsignor Pastormerlo – il cardinal Tettamanzi sarà a Vigevano anche nei giorni successivi, per la festa del Consorzio calzaturiero dei santi Crispino e Crispiniano».
In questi giorni, invece, è sorto un curioso equivoco circa la presenza del vescovo dimissionario, Vincenzo Di Mauro, alla celebrazione della messa di domenica 2 settembre, in occasione della festa della chiesa di San Bernardo. Poco più di un anno fa l’allora neo-vescovo Di Mauro, durante la cerimonia d’ingresso in Diocesi, aveva fatto tappa proprio nella chiesetta di corso Garibaldi per salutare i fedeli lomellini, prima di raggiungere la Cattedrale in corteo (“scortato” dalle guardie svizzere in borghese). Il 21 luglio di quest’anno, Di Mauro si è dimesso improvvisamente dall’incarico di Vescovo di Vigevano, giustificando la scelta con motivi di salute.
Un avviso aggiunto successivamente al programma delle celebrazioni di San Bernardo avverte, però, che il 2 settembre la messa non sarà celebrata da monsignor Vincenzo Di Mauro, ma da monsignor Pastormerlo.
«Non ci sarà monsignor Di Mauro – spiega Pastormerlo – e il programma era stato preparato dalla Confraternita di San Bernardo prima delle dimissioni del vescovo. Sicuramente lui aveva confermato qualche mese fa la sua presenza, ma prima della decisione di lasciare per ragioni di salute. L’anno scorso aveva celebrato la messa, quindi era previsto che partecipasse anche quest’anno». Ma verrà mai monsignor Di Mauro a Vigevano a celebrare una messa di congedo? «Non si sa ancora – risponde monsignor Pastormerlo – . Si sta ancora sottoponendo a una serie di esami di cui attende l’esito ed è a Cinisello Balsamo».


Juventus e Milan, sorteggio positivo
    31/08/2012 aggiunto da http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/juventus-milan-sorteggio-positivo-142215986.html

Poteva andare peggio. Molto peggio. E se non ci credete, date un’occhiata al gruppo D dove si affonderanno i campioni di Spagna, Inghilterra, Olanda e Germania. Invece l’urna di Montecarlo è stata piuttosto benevola con le due squadre italiane impegnate in Champions League.
Il Milan è stato inserito nel gruppo C con lo Zenit di Luciano Spalletti, Malaga e Anderlecht, mentre la Juve è entrata nel gruppo E con i campioni in carica del Chelsea, con lo Shakhtar Donetsk e con i danesi del Nordsjælland, che onestamente, non rappresentano un grosso ostacolo. Insomma, l’Italia che si presentava a questo appuntamento con solo due rappresentati, potrebbe fare bene.
Grazie quindi alle mani fortunate di Danis Law, George Weah, Ruud Gullit e Fabio Cannavaro. Tanta Italia tra chi ha effettuato i sorteggi, segno di un passato glorioso e di un futuro da ricostruire con serietà e impegno. Questa, però, è un’altra storia…
Finale il 25 maggio a Wembley per decidere quale sarà la squadra a succedere al Chelsea nell’albo d’oro. Prima giornata il 18 (Milan)/19 settembre (Juve), mentre il 6/7 novembre si giocherà la prima di ritorno. Il 14 dicembre il sorteggio per gli ottavi che inizieranno il 12/13 febbraio.


Quinto conto energia: ecco quali edifici avranno la priorita' in graduatoria
    31/08/2012 aggiunto da http://greenme.it/informarsi/green-economy/8415-quinto-conto-energia-graduatoria-impianti

Quinto conto energia. Gli incentivi per il fotovoltaico sono già a disposizione dal 27 agosto. Non si sa ancora quanto dureranno visto che secondo quanto previsto dal decreto, l'ammissione in graduatoria sarà possibile entro il limite di costo di 140 milioni di euro, fatto salvo il raggiungimento del costo indicativo cumulato di 6,7 miliardi di euro l'anno.
Come fare per avere gli incentivi?
Bisogna prima di tutto iscriversi ai registri attraverso il portale dedicato, fornito dal GSE. L'obbligo, lo ricordiamo, non vale per alcune tipologie di impianti, ossia quelli di potenza fino a 50 kW installati su edifici in sostituzione di coperture in eternit, quelli di potenza fino a 12 kW inclusi gli impianti costruiti dopo una ristrutturazione, i potenziamenti finalizzati ad ottenere un incremento di potenza inferiore a 12 kW e gli impianti fotovoltaici integrati dotati di caratteristiche innovative sino alla soglia di un costo cumulato degli incentivi di 50 miliardi di euro. Nessuna iscrizione neanche per gli impianti fotovoltaici realizzati su edifici pubblici fino al raggiungimento di un costo cumulato di 50 miliardi di euro e per gli impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 12 e 20 kW, compresi quelli realizzati dopo un rifacimento e i potenziamenti non superiori a 20 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella che spetta a impianti dello stesso genere iscritti al registro.
Apertura dei registri
Teoricamente, ogni sei mesi sarà aperto un nuovo registro e i nuovi tetti di spesa resteranno a disposizione per 60 giorni. Al primo, che è già stato avviato e sarà aperto alle registrazioni fino al 18 settembre, sono stati destinati 140 milioni, dando priorità agli impianti già in esercizio (ai quali si applicano i criteri del Quarto conto energia). Al secondo saranno invece destinati 120 milioni di euro e dal terzo in poi 80.
I criteri per la formazione delle graduatorie dei registri
Per la formazione delle graduatorie dei registri, avranno la priorità gli impianti su edifici di classe energetica minima D e in sostituzione delle coperture in amianto. Ed in particolare:
1) Impianti su edifici con attestato di certificazione energetica, almeno di classe D o superiore, con moduli installati in sostituzione di coperture in eternit o amianto, purché le stesse coperture siano completamente rimosse.
2) Impianti su edifici con attestato di certificazione energetica, almeno di classe D o superiore.
3) Impianti su edifici, di classe energetica inferiore a D, con moduli installati in sostituzione di coperture in eternit o amianto, purché le stesse coperture siano completamente rimosse.
4) Impianti con componenti principali realizzati unicamente in un Paese membro dell’UE o SEE (Spazio Economico Europeo)
5) Impianti ubicati, nell’ordine su: siti contaminati, discariche esaurite, cave dismesse, miniere esaurite.
6) Impianti di potenza non superiore a 200 kW asserviti ad attività produttive
7) Impianti realizzati, nell’ordine su: edifici, serre, pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche.
8) Altri impianti. Limitatamente al primo registro, al fine di salvaguardare gli impianti già in fase di realizzazione, la graduatoria è formata applicando come primo criterio la precedenza alla data di entrata in esercizio e, successivamente, i criteri della tabella sopra riportata.
Stando a quanto ha stabilito il decreto, gli impianti selezionati per ottenere gli incentivi avranno l'obbligo di entrare in esercizio entro un anno dalla pubblicazione della graduatoria.


Il crac di Alessandria: "Finiremo come Napoli, immondizia ovunque"
    31/08/2012 aggiunto da http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/466843/

Un escamotage contabile permetterà al Comune di Alessandria di pagare gli stipendi di agosto dei circa 500 dipendenti delle tre partecipate Amiu, Atm e Aspal, che erano scesi in sciopero bloccando la raccolta rifiuti, i trasporti pubblici urbani e altri servizi. È quanto emerge dalla riunione di emergenza in Prefettura, dalla quale il sindaco Rita Rossa è uscita fra gli applausi degli scioperanti. Il Comune è stato autorizzato a utilizzare dei fondi vincolati, dei quali non potrebbe disporre in quanto di competenza dei commissari che saranno nominati in seguito alla dichiarazione del dissesto.
Si suda, ecco cos’è il dissesto finanziario. Camicie madide, appiccicate alla schiena, in sala consiliare. Hanno spento i condizionatori per risparmiare sull’elettricità. L’ascensore principale del Municipio è rotto da cinque mesi, ma non ci sono soldi per aggiustarlo.
E poi hanno ritirato 300 telefoni cellulari giudicati inutili. Revocato 6000 permessi per il parcheggio gratuito, che non avevano ragion d’essere. «Risparmi doverosi». «Razionalizzazione». «Folclore». Ma insomma... In questa piccola Grecia che è la città di Alessandria, «il default» morde soprattutto le caviglie dei più deboli.
Da quattro mesi non vengono pagati straordinari e buoni pasto ai settecento dipendenti comunali. Quello che manca, si inventa. Non ci sono neppure i fogli per le fotocopie. «Chiediamo ai cittadini di portare il necessario da casa» dice Rita Zoboli, impiegata dell’ufficio relazioni con il pubblico. Sta fumando una sigaretta in cortile a fine turno, si definisce «l’ultima ruota del carro, impiegata di fascia b». E di quello che sta succedendo qui, nella pianura bollente di fine agosto, fra Milano e il mare, dice: «Sono giorni di profonda amarezza. La città sta guardando in faccia il suo futuro». Mancano soldi. Mancano soldi per tutto.
Cinque ore di sciopero dei mezzi pubblici. I dipendenti dell’Atm hanno ricevuto solo un acconto di 700 euro sullo stipendio di agosto. «Siamo così mal messi - racconta un autista - che usiamo pezzi di vecchie carcasse per aggiustare i pullman di linea, i pneumatici sono consunti, il gasolio sta finendo». Sciopero ad oltranza dei dipendenti dell’Amiu, raccolta rifiuti, a cui l’ultima busta paga non è proprio arrivata. Il conto in banca della società partecipata è stato pignorato. Così oggi c’è immondizia a marcire al sole anche in via Martiri, all’inizio dell’area pedonale.
Adesso sono tutti davanti alla prefettura a manifestare. «Non si scherza sulla pelle dei cittadini!». «Saremo un’altra Napoli, lasceremo rifiuti ovunque», urlano. Ma si vede che ci credono poco. Qui nessuno è abituato a protestare. Alessandria è una città pacata di provincia, di nebbie, calure e aria immobile. «La cosa che mi fa più male - dice l’impiegata Rita Zoboli - è che si sapeva che saremmo arrivati a questo punto. Ma ora tocca a noi pagare, non a chi ha sbagliato». È una considerazione, forse, non del tutto vera. La procura della Corte dei Conti ha denunciato un danno erariale di 10 milioni di euro. Danno da spartire fra il sindaco, l’assessore alle finanze e il ragioniere capo della passata giunta di centrodestra. Secondo l’accusa, sono loro i responsabili: Piercarlo Fabbio, Luciano Vandone e Carlo Alberto Ravezzano. Rinviati a giudizio per truffa allo Stato, abuso d’ufficio e falso in bilancio. E quello che è successo, si può riassumere così. Per anni si è speso troppo. Entrate per 87 milioni, uscite per 105. Liquidità disinvolta. Bilanci opachi. Magheggi finanziari. Debiti spalmati sul futuro. Ora, però, è venuto il momento della resa dei conti.
Alessandria è il primo grande comune italiano dichiarato in dissesto finanziario. Oggi arrivano i commissari a controllare nei dettagli la situazione. Il buco si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di euro. «Ma gli ultimi bilanci sono ballerini - dicono in Comune - interi capitoli cancellati». E così, alla fine, la situazione potrebbe essere anche più grave.
Il sindaco del Pd Rita Rossa, in carica da tre mesi, va in giro sotto la canicola per cercare di rassicurare: «Abbiamo eredito questa situazione dalla sciagurata gestione precedente. Ora siamo disposti a fare sacrifici, ma non intendiamo morire». Si chiude in prefettura con i rappresentanti sindacali. Ogni mezz’ora qualcuno esce per dare aggiornamenti. Alle quattro tocca ad Alessandro Porta della Uilt Trasporti: «La situazione è drammatica, ma stiamo trovando un accordo per la mensilità di agosto. Dovreste vedere la faccia del prefetto, c’è molto stress».
Alessandria è una piccola Grecia perché i bilanci, secondo l’accusa, sono stati truccati. È una piccola Grecia perché il debito è in mano a banche che hanno chiuso i rubinetti. È una piccola Grecia, anche, perché il sindaco Rossa spiega: «Abbiamo bisogno di più tempo per pagare. Se vogliono tutto e subito, rischiamo di morire».
Intorno al Municipio, la città cerca di fare finta di niente. Le signore con i capelli vaporosi bianchi, sedute sulle panchine di Piazza della Libertà, esorcizzano la paura: «Perché Alessandria sì e Parma no? Non stiamo peggio di altri... Non ci piace questa cosa di essere il primo Comune fallito d’Italia». Ancora il sindaco Rossa: «Il governo ha stanziato soldi per salvare la Sicilia e per Napoli. E noi? Devono ascoltarci. Devono darci un segnale. Altrimenti sono pronta a fare gesti clamorosi».
Alle sei di sera si sbloccano i fondi per gli stipendi di agosto, la prima battaglia è vinta. Per settembre si vedrà. Il parroco Gianni Toriggia: «Non so dire di chi sia la colpa, ma vediamo un disagio molto forte. Bisogna tornare a una gestione virtuosa della cosa pubblica». Alle sette di sera il sindaco spegne le luci, ma proprio tutte le luci del Municipio. La facciata, lentamente, diventa buia. Anche questo è dissesto.


Genetica: trovato gene della felicita', ma funziona solo su donne
    30/08/2012 aggiunto da http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201208291241-hpg-rsa1025-genetica_trovato_gene_della_felicita_ma_funziona_solo_su_donne

(AGI) - Washington, 29 ago. - Si chiama Maoa ed e' il gene che rende felici: peccato che faccia effetto solo sulle donne.
Questo potrebbe spiegare come mai, spesso, gli uomini sono piu' tristi delle donne. Gli scienziati della University of South Florida, a quanto si legge sulla rivista 'Progress in Neuro-Psychopharmacology & Biological Psychiatry', hanno scoperto che una forma a bassa attivita' del gene monoamino ossidase A (appunto, Maoa) e' associata con dichiarazioni di maggiore felicita' da parte delle donne interpellate, mentre nessun effetto si riscontra negli uomini. "Si tratta del primo 'gene della felicita' che e' scoperto nelle donne - ha detto Henian Chen, che ha partecipato allo studio - e questo gene e' anche detto 'gene del guerriero', ma in questo caso noi abbiamo analizzato il suo lato positivo". Il gene Maoa regola l'attivita' di un enzima che elabora serontina, dopamina, e altri neutrasmettitori nel cervello, proprio quelli che sono il bersaglio dei farmaci antidepressivi. La versione a bassa espressione del gene induce piu' alti livelli di monoamine, che permettono un maggiore rilascio di questi neurotrasmettitori che migliorano l'umore. Negli uomini, secondo gli studiosi ,questi effetti erano probabilmente ostacolati dal testosterone. Gli scienziati hanno sottoposto a screening genetico 345 persone, 192 donne e 152 uomini, che partecipavano al programma Children in the Community. Le donne con il tipo a bassa espressione del gene Maoa si dichiaravano molto piu' felici di tutti gli altri partecipanti. .

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186